mercoledì 18 febbraio 2015

Presentazione del libro "In viaggio verso Gerusalemme. Culture, economie e territori"

Ricevo e pubblico dalla Società di Storia Patria per la Puglia - Sezione di Brindisi

 Venerdì 20 febbraio, h. 19.00. 
Brindisi. Chiesa di San Benedetto (g.c.). 
XXXIV Colloquio di studi e ricerca storica 
Presentazione del volume In viaggio verso Gerusalemme. Culture, economie e territori, 
a cura di Anna Trono, Marco Leo Imperiale e Giuseppe Marella, Galatina: ed. Congedo, 2014. 


INTERVENTI 
  • Isabella Bernardini d’Arnesano, Direttrice Centro per la diffusione della lingua e cultura greca “Dimitri Glaros” 
  • Giacomo Carito Direttore Centro studi per la storia dell’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni 
  • Maria Stella Calò Mariani Università degli Studi “Aldo Moro” – Bari 
Coordina i lavori
  • Antonio Mario Caputo Società di Storia Patria per la Puglia 
Saranno presenti i curatori del volume Dalle ore 17.30 alle ore 18.55 sarà possibile visitare il complesso di Sant’Anna (via San Benedetto), sede del Centro studi per la storia dell’arcidiocesi di Brindisi – Ostuni, col supporto del Gruppo Archeologico Brindisino.


“Ossessivamente sogno di un labirinto piccolo, pulito, al cui centro c’è un’anfora che ho quasi toccato con le mani, che ho visto con i miei occhi, ma le strade erano così contorte, così confuse, che una cosa mi apparve chiara: sarei morto prima di arrivarci.” (J.L. Borges, L’Aleph,)

Il labirinto con tutto il suo apparato simbolico, più o meno cristianizzato, era un dato acquisito dell’immaginario del pellegrino e del devoto medievale in genere, non solo un simbolo della cultura dotta bensì uno di quei prodotti culturali alla cui definizione hanno concorso entrambi i livelli di cultura attraverso un intricato e complesso rapporto combinatorio e dialettico. Simboleggiava esso il viaggio un cui tratto fortemente connotativo è, indubbiamente, il richiamo all’esplorazione; in questo senso, assume una significanza percettibile nel momento in cui chi lo percorre è cosciente di intraprendere un’esperienza. Quest’ultima si riconosce nel momento in cui diviene itinerario e, in tale contesto, propone una vera e propria sfida la cui accettazione, con tutte le sue incognite, è già un merito. Sulla soglia del labirinto si spalanca la vertiginosa pluralità dei percorsi; da questo momento scatta per il ricercatore il meccanismo di una scelta che sarà determinante per il suo progresso di conoscenza. L’ingresso, la partenza per il viaggio è un atto di libera scelta, voluto come via per il dispiegarsi del mistero che si trova al di là del conoscibile e contemporaneamente collocarsi in volontaria solitudine. La consapevolezza di trovare solo un cammino malsicuro e indefinibile, si trasforma in un itinerario per la piena coscienza di sé.

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