lunedì 9 luglio 2018

La dimora del cavaliere medievale

castello svevo di Oria

Molti cavalieri ricevevano un pezzetto di terra dove poter costruire il loro maniero oppure gli veniva donato un piccolo castello, di solito in pietra, che comprendeva non solo la residenza del padrone del maniero ma anche altri edifici, come ad esempio magazzini, stalle, cucine ecc. Alcuni erano semplici mercenari al servizio di un signore feudale, altri si conquistavano il loro onore nelle giostre, sperando in una ricca ereditiera da poter sposare. I contadini del luogo dovevano lavorare la terra del castellano in cambio della sua protezione e di un tetto per poter dormire durante la notte. Questa povera gente che lavorava nei campi dall'alba fino al tramonto doveva obbedienza al signore che in cambio dei loro servigi garantiva a queste persone protezione e alloggio. Il castellano riceveva una parte dei prodotti della terra coltivata dai contadini. Inoltre il signore del maniero invitava  i contadini a partecipare a feste popolari. In una delle stanze del maniero il signore amministrava la giustizia talvolta  seduto nel cortile o nel salone del castello. Egli puniva i ribelli e riscuoteva le tasse. La castellana, cioè la moglie del signore del castello, godeva di una certa parità con il suo compagno. Era per lui l'amica fidata, colei che in assenza del marito amministrava la giustizia, accoglieva gli ospiti in visita al castello e in caso di assedio difendeva il maniero da eventuali briganti. 


                                                                                                         Alberto Errico

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...