Secondo lo storico greco Erodoto, Oria fu fondata da un
pugno di Cretesi che, scampati da un naufragio, erano alla ricerca
di un rifugio lontano dal mare. L'abitato fu chiamato Hyria, nome che rimase inalterato per
tutto il Medioevo. Durante
l'epoca romana Oria divenne municipio romano sfruttando
la posizione strategica che
ebbe fin dall' epoca messapica.
Nel VI secolo la città divenne lo scenario della guerra greco-gotica (535 - 553).
Nell’XI secolo si assiste all'ascesa dei Normanni. Nel 1062 fu conquistata da Umfredo d'Altavilla assediando la città e costruendo un castrum normanno. Nel XII secolo Oria
divenne feudo di Roberto d’Altavilla e di Riccardo che si impegnarono a
ristrutturare le mura cittadine, dotandola di oltre 40 torri di difesa. Potrei
definirla una Monteriggioni più
grande.
Nel XIII secolo Federico II di
Svevia espropria e amplia, a partire dal 1225,la fortificazione normanna, stabilendo
l'obbligo per nobili, possidenti, ecclesiastici e comunità sia urbane che
rurali di contribuire alla manutenzione del castello della città. La città si
ribellò a Manfredi, figlio
di Federico II. Nel 1254 la Città subì un assedio durissimo ma ne fu presto
liberata grazie anche all'eroico Tommaso
d'Oria, signore di Oria. Sotto il dominio degli Angioini, Oria subì un nuovo assedio e
il maniero dovette subire delle trasformazioni molto forti, sopratutto sulle
torri circolari che si possono ancora ammirare. Nel 1433 venne saccheggiata dal
condottiero Giacomo Caldora.
Divenne poi feudo degli Orsini Del
Balzo. Alle soglie del 1500, nel Tardo Medioevo, Oria dovette subire nuovi assedi; celebre l'aspra
resistenza contro gli spagnoli che assediavano la città, salvata secondo la
leggenda dal patrono san
Barsanofio e dal valore di tutti i cittadini. Da questo momento in
poi la città fu infeudata a diverse famiglie: nel 1572 san Carlo Borromeo alienò il
feudo al vescovo di Cassano,
per poi passare agli Imperiali di origine genovese.
Nonostante le trasformazioni subite nel corso dei secoli Oria conserva ancora molti monumenti medioevali tra cui il Castello Svevo, la Porta degli Ebrei, la Chiesa di San Francesco d'Assisi risalente alla meta del quattrocento, la chiesa di origini longobarde, dedicata alla Madonna di Gallana, la chiesa Romanica dedicata alla Madonna della Scala risalente al XIII secolo, la chiesa Templare della Madonna del Tempio, ristrutturata nel 500 ma risalente sicuramente al 1200, la Cattedrale tardo barocca risalente all'epoca Normanna cioè all’ XI-XII secolo. Oria è da considerare la Capitale del Medioevo, perché ancora oggi in questa splendida Cittadina si respira l'aria Medievale. Per chi ama le feste e le rievocazioni medievali vi consiglio di vedere ogni anno ad Agosto il Torneo dei Rioni, uno splendido salto nell'epoca Sveva, dove cavalieri e dame sfilano per le vie cittadine, dando un’ autentica atmosfera di fine duecento.Dopo il XVI secolo comincia anche un lento declino dell'antica città, soprattutto a causa dello sviluppo del borgo di Francavilla Fontana. Nel corso del Settecento, a cura di Michele Imperiali, vengono restaurati alcuni monumenti della città tra cui Porta Manfredi.
Alberto Errico