domenica 14 gennaio 2018

la nascita dell'araldica

Nel XII secolo nacque l’araldica, stemmi identificativi importanti per saper riconoscere i cavalieri in battaglia. Sugli scudi cominciarono a comparire simboli e disegni che rappresentavano il casato dalla quale il cavaliere proveniva. Tra il XII e il XIV secolo si svilupparono i tornei cavallereschi,  veri e propri addestramenti militari con l'intento di tenere allenato il cavaliere per gli scontri militari.
Dalla metà del XIII secolo le tattiche militari mutarono profondamente, aumentando l’importanza della fanteria e dei cavalieri che combattevano a piedi. Gli uomini d’arme erano indotti alla battaglia da obblighi sociali e feudali, ma anche dalle prospettive di ascesa sociale. Infatti chi tra loro si comportava bene sul campo di battaglia aveva buone probabilità di aumentare i propri possedimenti o accrescere il proprio rango. Per i cavalieri la guerra medievale era, tutto sommato, un affare a basso rischio. Vi erano molte buone ragioni per cui i nobili evitavano di uccidersi reciprocamente. Solitamente erano imparentati e avevano precedentemente combattuto dalla stessa parte. A ciò si aggiunga che il riscatto da pagare o da incassare poteva essere una somma ingente, come nel caso di Guglielmo il Maresciallo conte di Pembroke, un cavaliere inglese che amava sconfiggere il nemico in battaglia e poi chiederne il riscatto.
                                                                                                          
                                                                                                             
                                                                                                         Alberto Errico

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