giovedì 29 ottobre 2015

Lo studiolo nel Medioevo

Cos' è lo studiolo? Sicuramente uno spazio culturale di vita contemplativa che affonda le sue radici nel tardo Medioevo nel XIV - XV secolo. Il Papa Giovanni XXI (1316 - 1334) si era fatto costruire nel suo sontuoso palazzo di Viterbo una camera per condurvi i propri studi. Poco dopo tuttavia questo ambiente crollò nel 1277, vittima di questo incidente fu il pontefice che mori per le ferite riportate. Dobbiamo a questa tragica circostanza quella che sembra essere la prima menzione di uno studio privato, che Giovanni XXI si fosse fatto costruire quella "camera" a sicuramente dei motivi privati, riconducibili ai suoi interessi scientifici. Che i primi studioli siano riconducibili ai pontefici medievali si anno notizie a partire dal XIV  Secolo. Nel palazzo di Avignone, per quanto riguarda Giovanni XXI primo pontefice avignonese, che aveva fissato la propria residenza nel vecchio edificio all'interno delle mura cittadine, sappiamo che possedeva uno  studio. vi erano stati fatti dei lavori tra il 1317 e 1319.


Il successore di Giovanni XXI, Benedetto XII (1334 - 1342), prese la decisione di rimanere ad Avignone con la corte, a tale scopo fece erigere una nuova residenza. Al primo piano del palazzo, si apriva una piccola camera chiamata "Camera paramenti", da qui si raggiungeva la camera pape all'interno di una specie di donjon, era il centro degli appartamenti papali e ospitava inoltre il suo tesoro e la Biblioteca. La torre dove risiedeva il Papa era sorta tra il 1335 1337. A quanto pare, tuttavia, quegli ambienti freddi non bastavano alle necessità del pontefice e dei suoi collaboratori, poichè già nel 1337 si diede inizio alla costruzione di una nuova aggiunta della torre a tre piani, collocata tra la grande torre e la camera paramenti.
Lo studio di Benedetto XII, venne terminato di dipingere nel 1339, vi si accedeva attraverso due porte: una lo collocava alla camera pape, l'altra alla camera paramenti. Si sono conservati dei resti della decorazione parietale: sono stati trovati anche alcuni frammenti delle piastrelle che ornavano il pavimento.
All'epoca di Urbano V (1362 - 1370)  lo studiolo di Benedetto XII venne modificato, poichè nel 165 questi fece costruire un tratto a forma di galleria detta "Roma" che si estendeva dalla torre dello studio fino ai giardini papali. Lo studio però non rimane una prerogativa papale. Sappiamo che Napoleone Orsini nel 1346 nel suo palazzo conduceva i propri studi con vari funzionari della Curia. il nuovo tipo di ambiente viene indicato con il termine "Studium", a partire dal 1200 esso esso si riferiva all'istituzione di apprendimento esistenti in città e non ad uno spazio architettonico. Alcuni papi del XIII secolo erano stati ammirati per la loro sapienza e cultura, in particolare Innocenzo IV e proprio durante la cattività avignonese 1309 1377 si sfrutavano degli spazi per la contemplazione e lo studio.
Carlo V di Francia, re dal 1364 al 1380, possedeva stanze di studio desinate alla raccolta di oggetti antichi che non vengono chiamate più con il termine studium ma dal francese estude.
Il castello Vincennes, posto ad oriente di Parigi, era stato iniziato da Filippo VI nel 1337 con la costruzione del donjon. Carlo V lo porto a termine nel 1373 e gli diede un'impianto strettamente difensivo era in questo edificio che il re aveva il studio privato.
Il Medioevo che per date convenzionali va dal V - XV Secolo c'e da dire che è stata un'epoca illuminante dal punto di vista dello studio e della meditazione lo stesso Federico da Montefeltro signore di Urbino nel suo palazzo aveva fatto costruire un'ambiente chiamato studiolo dove l'immagine dello spettatore che osserva la stanza rimane stupefatto dalla lavorazione della tarzia, questo condottiero aveva fatto di Urbino una corte di intellettuali e di studiosi che accorrevano da tutta Europa per ammirare la vasta cultura del mecenate medievale che seppe dare alla sua Città un'epoca di grande fervore culturale che tutti chiamiamo Rinascimento.

Errico Alberto



Bibliografia:



  • Liebenwein Wolfgang, Studiolo, storia e tipologia di uno spazio culturale, a cura di Claudia Cieri Via, Modena, Panini, 1992.






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