Tutti noi conosciamo Robin Hood l'arciere che rubava ai ricchi per dare ai
poveri. Sfortunatamente non è cosi. Il leggendario arciere di Sherwood
rubava sì ai ricchi e dava i soldi ai
poveri ma prestava con gli interessi. E’ la tesi di un nuovo libro, secondo il
quale Robin Hood è stato uno dei primi usurai del medioevo e faceva parte
dell'ordine dei Templari, i primi banchieri della storia.
John Paul Davis, autore del volume "Robin Hood: the Unknown
Templaries", ha elaborato la teoria in alcuni passaggi di una famosa
ballata inglese che racconta come Robin Hood avesse prestato 400 sterline ad un
cavaliere che si era indebitato con un abate. Nella ballata " A Gest of
Robin Hood" che rappresenta uno dei primi documenti che parlano del famoso
fuorilegge, Robin chiede al cavaliere se
qualcuno può garantire per lui e poi accetta di prestargli il denaro, che
avrebbe dovuto restituire entro un anno.
Nella ballata successiva risalente al XVI secolo, il cavaliere torna da Robin e
gli offre di restituirli i soldi con un piccolo extra. Il fuorilegge si rifiutò
di accettare i soldi, confessando al cavaliere di averli rubati all'abate e che
non valeva la pena chiedergli altri soldi indietro. Secondo la tesi di Davis
Robin Hood faceva parte dei templari perché solo i cavalieri del tempio
praticavano quel tipo di prestito e dietro a questi prestiti doveva esserci
un'organizzazione molto grossa.
Alberto Errico
Bibliografia: "Cronache medievali" : quadrimestrale di studi
medievali
Edizione Penne e Papiri - Giugno - Settembre 2010